
Capillari sulle gambe: cause e trattamenti
I capillari sulle gambe sono un inestetismo molto comune che può causare imbarazzo o fastidio e sebbene nella maggior parte dei casi non rappresentino un problema di salute grave, la loro presenza può essere il segnale di un’insufficienza venosa iniziale o di altri squilibri circolatori.
Perché compaiono i capillari sulle gambe?
Le cause alla base della comparsa dei capillari dilatati sono diverse e spesso interconnesse. Uno dei principali fattori è la predisposizione genetica: se in famiglia ci sono casi di fragilità capillare o vene varicose, è più probabile sviluppare lo stesso problema. Anche gli ormoni giocano un ruolo fondamentale, soprattutto nelle donne e gravidanza, menopausa e l’uso di contraccettivi ormonali possono indebolire le pareti dei vasi sanguigni, favorendone la rottura.
Uno stile di vita sedentario, il sovrappeso e l’eccessiva esposizione al sole senza protezione sono altri elementi che contribuiscono alla comparsa di queste antiestetiche venuzze, così come passare troppe ore in piedi o seduti, soprattutto con le gambe accavallate, può ostacolare la corretta circolazione, aumentando la pressione sulle vene e sui capillari. Infine, traumi localizzati, sbalzi di temperatura e un’alimentazione povera di vitamine C e K possono peggiorare la situazione.
Mentre alcuni fattori, come la genetica, non sono modificabili, adottare alcune abitudini può aiutare a ridurre il rischio di sviluppare nuovi capillari. Quali? L’esercizio fisico in primis, soprattutto attività come camminare, nuotare o andare in bicicletta, stimola la circolazione e rinforza i vasi sanguigni. Evitare tacchi troppo alti e indumenti eccessivamente stretti è un altro accorgimento utile per non compromettere il ritorno venoso.
Anche l’alimentazione ha un ruolo chiave: consumare cibi ricchi di antiossidanti, come frutti di bosco, agrumi e verdure a foglia verde, aiuta a proteggere i capillari. Allo stesso tempo, è importante idratarsi a sufficienza e limitare il consumo di alcol e cibi troppo salati, che favoriscono la ritenzione idrica e il gonfiore. Infine, sollevare le gambe per qualche minuto al giorno e massaggiarle con movimenti delicati, dal basso verso l’alto, può dare sollievo e migliorare il flusso sanguigno.
Quando i capillari sono già presenti, invece, esistono diverse soluzioni per attenuarli o eliminarli. Una delle più comuni è la scleroterapia, un trattamento medico in cui viene iniettata una soluzione che chiude i capillari, facendoli gradualmente scomparire. Un’alternativa è il laser vascolare, che agisce selettivamente sui vasi sanguigni senza danneggiare la pelle circostante. Queste terapie sono generalmente sicure, ma richiedono più sedute e possono causare lievi arrossamenti temporanei.
Per chi preferisce approcci meno invasivi, esistono invece, creme a base di principi attivi come la vitamina K, l’escina o il rusco, che possono migliorare l’elasticità dei vasi e ridurre il rossore.
Insomma, i capillari sulle gambe possono essere contrastati con una combinazione di prevenzione e trattamenti mirati; tuttavia se il problema persiste o è accompagnato da dolore, gonfiore o pesantezza, è sempre consigliabile consultare uno specialista per escludere condizioni più serie e ricevere una terapia personalizzata.