Come fare l'aerosol ai bambini: i nostri consigli
L’aerosol è un ottimo metodo per somministrare farmaci per il trattamento dell’asma e, in generale, delle patologie bronchiali, quali raffreddore e tosse.
Tuttavia, questa terapia può risultare particolarmente difficoltosa se somministrata ai più piccoli: quante volte hai dovuto penare perché il tuo bambino comincia a divincolarsi, scappare, nascondersi o a irrigidirsi appena ti vede mettere mano all’apparecchio per l’aerosol?
È assolutamente normale, stare fermo per un po’, con una mascherina sul viso o un boccaglio, lo rende insofferente e nervoso, quindi non c’è da stupirsi se fa di tutto per sottrarsi ai tuoi continui inviti a stare calmo.
Ma come possiamo fare, allora, l’aerosol ai bambini? Ecco i nostri consigli.
- Scegli l’apparecchio giusto per fare l’aerosol: meglio scegliere un modello silenzioso, per non stressare il tuo piccolo col rumore durante tutta la fase di terapia. Ai fini terapeutici, è molto importante, inoltre, che le dimensioni delle particelle costituenti la “nebbia” dell’aerosol siano molto piccole (comprese tra 5 e 0,5 micron). La maggior parte degli apparecchi di recente fabbricazione generano particelle delle dimensioni di pochi micron, sufficienti quindi a raggiungere le fini diramazioni bronchiali, mentre apparecchi vecchi, poco potenti e che impiegano molto tempo (più di 10 minuti) a nebulizzare 3 ml di liquido non consentono di ottenere questo risultato.
- Boccaglio o mascherina?: La modalità più efficace di somministrazione è quella con boccaglio, che consente un afflusso maggiore di farmaco alle basse vie respiratorie ed evita che il farmaco si depositi sul viso e sulle gengive, a patto che le labbra siano ben serrate intorno al boccaglio e che la lingua non venga tenuta davanti all’apertura dello stesso. Si tratta di una modalità praticabile nell’adulto e nel bambino grandicello. Nel bambino in età prescolare invece bisogna ricorrere alla mascherina. Ne esistono di diverse dimensioni a seconda dell’età del bambino, in modo da garantire una adeguata aderenza e copertura di naso e bocca contemporaneamente, senza pertugi da cui il farmaco finisca per fuoriuscire ed essere disperso.
- Sciacquare bocca e viso alla fine della terapia: Al termine dell’aerosol è bene sciacquare la bocca o, nel bambino piccolo, pulirla con una garzina imbevuta d’acqua, e pulire allo stesso modo il viso, se si è utilizzata la mascherina. Residui di farmaco infatti (soprattutto se si tratta di cortisonici), oltre a lasciare talvolta un gusto sgradevole, possono causare micosi.
- Coinvolgi i suoi giochi preferiti: Tutti i bambini acquistano maggiore sicurezza quando i loro animaletti di peluche o le loro bambole sono vicino a loro. Sfrutta questa loro innata tendenza anche per convincerli a sottoporsi all’aerosol. In che modo? Prendi uno dei loro giochi preferiti – magari una bambola, un peluche o un robot – e fingi di fare anche a loro la terapia con l’aerosol. Questo li farà sentire più sicuri e imitando il loro gioco preferito si sottoporranno senza troppi capricci alla cura.