Dolori lombari: quando la causa è l'intestino?
Fra le varianti di mal di schiena una delle più comuni è il dolore lombare, in quanto è proprio in questa parte della colonna che si concentra la maggior parte del peso del corpo e dei carichi che solleviamo.
Il dolore lombare, che può essere distinto in acuto (insorge in maniera improvvisa e può durare 1 mese o poco più) e cronico (la sua comparsa è graduale, ma i sintomi dolorosi possono protrarsi per mesi), solitamente si manifesta con:
- Sensazione dolorosa nella parte bassa della schiena, che viene descritta come pulsante, sorda, o bruciante.
- Rigidità muscolare nella zona interessata.
- Difficoltà di movimento
- Formicolio e debolezza che interessano uno degli arti inferiori
- Andatura zoppicante.
Ma quando la causa del dolore lombare può essere l’intestino?
Iniziamo con il dirvi che le viscere addominali e l’intestino, in particolare, non sono sospesi nell’addome, ma sono in gran parte raccolti in un sacco (il peritoneo).
Questo “sacco”, si attacca alla parete interna della schiena, appoggiandosi proprio di fronte alle vertebre lombari.
La tensione intestinale, infatti, può portare a ripiegarsi su sé stessi. Di conseguenza, i muscoli della schiena si irrigidiranno, aumentando il loro tono.
Questo adattamento posturale (posizione antalgica), anche impercettibile, può essere causa nel tempo della lombalgia.
Bisogna, quindi, verificare, in caso di lombalgia, la presenza dei sintomi più comuni del malfunzionamento intestinale, quali:
dolore addominale;
diarrea e/o stipsi;
gonfiore e/o flatulenze.
Intervenire tempestivamente su questi disturbi, potrà risolvere i vostri dolori lombari.