Omega 3 e Omega 6: quali sono le differenze?
07 aprile

Omega 3 e Omega 6: quali sono le differenze?

Le proprietà benefiche degli acidi grassi omega-3 sono ben noti, mentre degli acidi grassi omega-6 si parla ben poco. Cerchiamo di capire insieme cosa sono gli acidi grassi e perché è indispensabile assumerli con il giusto equilibrio.

Di cosa stiamo parlando?

Gli omega-3 e gli omega-6 sono acidi grassi polinsaturi, definiti “essenziali” perché il nostro corpo non può produrli da solo e, per tal ragione, vanno assunti attraverso la dieta.

È importante sottolineare, però, un aspetto: non tutti gli acidi grassi sono essenziali, ma esclusivamente l’Acido linoleico (LA), un acido grasso omega-6 e l’Acido alfa-linolenico (ALA), un acido grasso omega-3, risultano indispensabili per la salute.

Servono per garantire una buona struttura delle membrane cellulari e per la formazione di diversi principi indispensabili per il corretto svolgimento di molte funzioni organiche, relative sia alla pressione sanguigna che ad aspetti neurologici.

I benefici

Un corretto equilibrio di questi due elementi è indispensabile per regolare le dosi di grassi presenti nel sangue. Gli omega 6 servono a supportare la formazione di elementi che aiutano a fluidificare il colesterolo cattivo (LDL) presente nelle arterie, ed evitano la formazione di depositi e/o di placche arteriosclerotiche, riducendo, in sostanza, il rischio cardiovascolare.

Gli omega 3, invece, sono benefici sotto diversi aspetti:

  • Corroborano l’elasticità dei capillari.
  • Sono utili anch’essi per prevenire l’aterosclerosi.
  • Riducono la pressione arteriosa.
  • Stimolano la circolazione venosa.
  • Sono fondamentali per lo sviluppo cognitivo del feto e del neonato.
  • Prevengono i disturbi articolari.

Il corretto equilibrio

Una corretta assunzione è fondamentale dato che, se non bilanciati, omega 3 e 6 potrebbero annullare i loro benefici e avere conseguenze sulla salute di cuore e pressione arteriosa.

Nel corpo umano, infatti, gli omega 6 possono corroborare eventi infiammatori mentre gli omega 3 la contrastano. Dato che, in base a diverse ricerche, c’è spesso un’assunzione eccessiva di Omega 6 rispetto agli omega 3, per correggere la propria alimentazione in questo senso è importante:

  • Ridurre l'apporto di omega 6 presenti nei semi di soia, nel mais, nei semi di girasole, nelle germe di grano, nel sesamo, nelle olive e negli oli che vengono prodotti a partire da questi alimenti.
  • Incrementare l'apporto di omega 3 assumendo semi di chia, di lino, di mirtillo rosso, pesce azzurro, oltre che noci e olio di noci, olio di canapa, olio di lino, olio di colza, olio di canola (ricchi di alfa-linolenico).

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