Psoriasi in inverno: perché peggiora e come trattarla
La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle di origine autoimmune, di cui lo stress può essere causa scatenante o peggiorativa. Solo in Italia ne soffrono quasi 3 milioni di persone tra i 15 e i 45 anni.
La patologia, che si manifesta con chiazze rossastre e pruriginose, spesso ricoperte di squame argentee, ha un forte impatto psicologico e sociale in chi ne soffre, poiché spesso compromette la qualità della vita, andando a incidere in particolar modo sulla sfera sociale e relazionale dell’individuo.
I mesi freddi in particolare possono giocare brutti scherzi agli psoriasici: del resto in questo periodo dell’anno tutte le patologie dermatologiche si presentano in forma più aggressiva. Sicuramente nella psoriasi il primo imputato è il freddo: le basse temperature causano un peggioramento dei sintomi, un maggiore arrossamento delle placche e prurito intenso. In particolare però è l’aria fredda e secca a indebolire la pelle, dal momento che non le consente di mantenere la propria naturale idratazione.
Come trattarla?
Per quel che concerne temperature e basso livello di umidità il primo passo è l’idratazione: il dermatologo saprà indicarci le migliori pomate utili a garantire il giusto nutrimento alla cute e a prevenire prurito e lesioni.
L’ambiente in cui viviamo
Ovviamente però occorre anche aumentare il tasso di umidità negli ambienti in cui viviamo: regoliamo il riscaldamento in modo che non sia mai eccessivo e utilizziamo umidificatori o semplici contenitori di acqua sui termosifoni per ridurre la secchezza dell’aria.
L’abbigliamento
Una buona idea è poi quella di evitare di vestirsi in modo troppo pesante e di fare attenzione ai tessuti che usiamo. No quindi alla lana direttamente sulla pelle, che irrita, preferendo invece il cotone.
Cure estetiche e relax
Quanto alla mancanza di sole, in inverno può essere indicata la fototerapia con lampade Uv: parliamone con il dermatologo. Importante d’inverno è anche avere cura del sistema immunitario: per farlo, partiamo da un’attività fisica regolare che ha un effetto determinante sul suo funzionamento e dedicandoci a pratiche di rilassamento quando lo stress dei mesi lavorativi si fa troppo sentire.