La carie è una patologia degenerativa del dente, che coinvolge nello specifico smalto e dentina, ma che può estendersi fino alla polpa e provocare danni, anche irreversibili.

Ne soffrono moltissime persone in tutto il mondo possiamo operare una prima distinzione tra donne (il 55%) e uomini; inoltre il Sud fa rilevare una maggioranza di carie rispetto al centro e al Nord.

Sono i microrganismi presenti nel cavo orale che portano a lungo andare a placca e tartaro, che a loro volta sono i motori principali delle carie. Esse possono distinguersi a seconda della profondità dello strato coinvolto, per cui abbiamo:

• Carie superficiale: è quella del primo stadio laddove viene intaccato e demineralizzato lo smalto;

• Carie penetrante: è quella del secondo stadio, quando viene interessata anche la polpa del dente, con tutte le conseguenze del caso.

Cause e cura della carie

Alla base delle carie vi sono sostanzialmente una cattiva igiene orale, un’alimentazione sbagliata, un’alterazione del flusso salivare e l’abuso di fumo.

Una volta constatata la presenza di una carie, è opportuno agire onde evitare un irreversibile indebolimento del dente. Il dentista di solito provvede con l’otturazione del dente, asportando la parte cariata e sostituendola, oppure con la devitalizzazione, che porta alla rimozione definitiva della polpa.

Per arginare il più possibile l’eventualità di carie, bisogna osservare una serie di buone regole:una buona igiene orale con dentifrici al fluoro, filo interdentale e collutorio, un’alimentazione sana, l’eliminazione del fumo, controlli periodici dal dentista.