La secchezza oculare è un fenomeno che riguarda molte persone, per le quali risulta fonte di non poco fastidio. Questo è dovuto soprattutto alla sensazione di avere l’occhio non libero, quasi polveroso: la sensazione è dovuta ad un deficit lacrimale. Succede infatti che la zona oculare non venga debitamente umettata, ma c’è un modo per ovviare agendo sulla reidratazione.
Sintomatologia degli occhi secchi
Come su anticipato, la secchezza oculare può dipendere dalla mancanza di un’adeguata lacrimazione, che insorge quando le ghiandole non riescono a produrre uno strato acquoso sufficiente a mantenere l’occhio idratato; dall’evaporazione dello strato acquoso per stati infiammatori. Esistono inoltre alcuni fattori che agevolano la secchezza degli occhi, come l’assunzione di alcuni farmaci (ad es. antistaminici e tranquillanti, malattie sistemiche o disfunzioni palpebrali.
I sintomi della sindrome da occhio secco sono prurito, bruciore, senso di pesantezza alle palpebre, estrema secchezza e per contro estrema lacrimazione, rossore oculare. Se tali sintomi non scompaiono nel giro di pochi giorni, allora è il caso di rivolgersi con urgenza all’oculista.
Come rimediare alla secchezza oculare
Dopo aver indagato a fondo sulle origini del disturbo, sarà l’oculista a prescrivere una cura adeguata al paziente. Di solito per lo scopo vengono usate lacrime artificiali, che contengono sostanze medicanti eventuali infezioni dell’occhio; in casi specifici, si opterà invece per il trattamento chirurgico per liberare i condotti lacrimali ostruiti. E’ sempre bene osservare parallelamente alcune buone norme che agiscono da prevenzione, come bere tanta acqua, mangiare molta frutta e verdura, evitare lunga permanenza in ambienti troppo umidi o troppo secchi, usare occhiali da sole per proteggersi dai raggi.