I pidocchi sono parassiti che vivono sul cuoio capelluto umano ma possono insediarsi anche su ciglia e sopracciglia. Come avviene il contagio? Tramite contatto diretto, visto che i pidocchi non possono volare. Il cuoio capelluto è buio, umido e calda, tutte peculiarità che lo rendono luogo ideale per la sopravvivenza e la proliferazione dei parassiti. Un pidocchio può produrre circa 300 uova, le cosiddettelendini, che si attaccano tenacemente al capello, vivendo fino ad un massimo di un mese sul capo.

Sono gli ambienti scolastici i luoghi deputati alla trasmissione più agevole: va da sé dunque che siano i bambini dai 4 agli 11 anni quelli più coinvolti dal contagio. Attenzione a non confondere la pediculosi con la forfora! I pallini bianchi di quest’ultima sono più volatili e dunque facilmente rimovibili; i pallini bianchi della seconda, che null’altro sono che le lendini, sono fissate al capello e vanno rimosse con pazienza e attenzione

Cause e sintomi della pediculosi

Il contagio di pidocchi avviene attraverso il contatto con soggetti già affetti. I pidocchi si nutrono di sangue e solitamente non attaccano chi ha i capelli grassi, in quanto il sebo in eccesso presente sulla cute fa scivolare le lendini. I pidocchi sono innocui e raramente portano a complicanze. La pediculosi si accompagna, oltre che alle su citate uova, con prurito e leggeri rigonfiamenti su cuoio capelluto, collo e spalle.

Come curare la pediculosi

Contro la pediculosi i rimedi più efficaci consistono inlozionie shampoo appositi che devono essere rigorosamente applicati seguendo le indicazioni dei foglietti illustrativi.Mai toccare la biancheria da notte del soggetto; piuttosto ricordarsi di lavare sempre accuratamente le sue cose e non scambiare spazzole o pettini.Se si presentano graffi al cuoio capelluto, il medico potrà prescrivere medicinali per curare un’infezione che probabilmente potrebbe essere in atto.