Sonno e cicli circadiani: cosa sono e perché sono importanti
Il nostro organismo è caratterizzato da ritmi di funzionamento quotidiani: si tratta del cosiddetto ritmo circadiano, che consiste nelle variazioni cicliche che ogni giorno coinvolgono le nostre attività biologiche.
Ma cos’è esattamente il ciclo circadiano? Il ciclo circadiano è una sorta di orologio biologico dal periodo di 24 ore - il nome, infatti, deriva dal latino circa diem che significa “intorno al giorno” - che si caratterizza per essere un complesso sistema interno responsabile di cicli riguardanti la pressione arteriosa, la temperatura del corpo, il tono muscolare, la frequenza cardiaca, il ritmo sonno-veglia, ecc.
Il sonno segue una ritmicità circadiana, cioè che si compie nell’arco di un giorno. Questo ciclo è influenzato dalla luce ed è caratterizzato da un’alternanza di stadi, la cui durata varia da persona a persona. È importante però sincronizzare il nostro orologio circadiano con la naturale alternanza giorno-notte.
Come anticipato l’organismo è dotato di un sistema circadiano che regola diverse funzioni, tra cui anche quelle del sonno.
Il circolo circadiano segue dunque uno schema ricorrente in cui l’organismo processa quanto avvenuto durante la giornata. Nella fase REM infatti il cervello è attivo e proietta immagini e sensazioni che noi traduciamo in sogni. L’elaborazione di ogni momento della giornata ci permette di affrontare la quotidianità in modo sano. Quando ciò non accade si va incontro a insonnia, risvegli notturni e ansie.
Cosa può alterare i ritmi circadiani?
Generalmente i fattori sono esterni:
- Turni di lavoro irregolari;
- Variazioni del fuso orario;
- L’assunzione di alcuni farmaci;
- Cecità o non esposizione alla luce solare;
- La degenza prolungata.
Quando lavoriamo anche di notte o non abbiamo orari prestabiliti nel momento in cui andiamo a dormire il ciclo del sonno si altera. Questa discontinuità può anche essere frutto di fattori interni che hanno origine da cause patologiche. L'Alzheimer ad esempio può disturbare i turni circadiani. In tal caso soltanto un’accurata valutazione medica può sciogliere ogni dubbio.
Talvolta i disturbi del sonno possono essere legati all’età. Per esempio gli anziani non riescono a stare svegli fino a tardi e si svegliano sempre presto. Viceversa generalmente gli adolescenti non riescono ad addormentarsi prima manifestando la cosiddetta “sindrome della fase del sonno ritardata”.
Risulta quindi importante trovare il proprio andamento circadiano del sonno per scongiurare ogni possibile disturbo.