Tosse secca e grassa: guida alle differenze
02 ottobre

Tosse secca e grassa: guida alle differenze

La tosse, pur essendo considerata una reazione del corpo a una irritazione delle vie respiratorie, non viene presa in considerazione come un disturbo, in quanto è piuttosto un sintomo di un’infezione o di un’infiammazione.

Si può parlare di tosse secca e tosse grassa, facilmente distinguibili tra loro:

  • La tosse secca, o non produttiva o stizzosa, è solitamente un sintomo di una irritazione, disturba il sonno, perché tende ad acuirsi se sdraiati, infatti può essere anche solo notturna, e non porta a espettorazione muco-catarrale. Può manifestarsi all'improvviso e andar via rapidamente. Solo in alcuni casi, può persitere per molte settimane.

  • La tosse grassa, denominata anche tosse produttiva, si distingue dalla prima principalmente per la produzione di catarro, anche in grosse quantità. In questo caso è una reazione del tutto naturale la cui funzione è proprio quella di espellere i muchi che hanno bloccato i virus, i batteri e altre particelle estranee all’interno delle vie respiratorie.

Come curare l’una e l’altra

Per ciò che concerne la tosse secca, generalmente non è considerata un sintomo grave: per farla andar via basta adottare le giuste contromisure per placare lo stimolo a tossire, con l’obiettivo di evitare la sua cronicizzazione.

Può aiutare molto incrementare il tasso di umidità nell'aria della casa con un umidificatore o, in inverno, utilizzando le vaschette d'acqua sui termosifoni. Altra pratica efficace può essere l’inalazione di vapore tramite suffumigi.

I farmaci più indicati sono gli antitussivi, conosciuti anche come sedativi della tosse, tra i quali principi troviamo dropropizina, il destrometorfano, il butamirato e la codeina, quest’ultima acquistabile solo su prescrizione medica.

Per ciò che concerne, invece, la tosse grassa, una tisana al miele e al limone può essere molto benefica, soprattutto per i continui sbalzi di temperatura invernali: ha un effetto lenitivo e vitamina C, che supporta il sistema immunitario a combattere le infezioni.

Negli infusi si potrebbe aggiungere anche la malva, che è fatta da mucillagini e può aiutare a ridurre il senso di compressione, andando a formare una barriera naturale sulle mucose e alleviando l’infiammazione.

L’alimentazione può essere utile: l’aglio ha un forte potere antibatterico, così come lo zenzero e la curcuma, mentre anice e liquirizia supportano l’azione di scioglimento del catarro.

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