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11 dicembre 2020

Dermatite atopica

Cos'è la dermatite atopica?

Si tratta di dermatite quando vi è un’infiammazione a livello della cute più o meno grave. Si conoscono diverse tipologie di dermatite e non è sempre semplice comprendere quali siano i fattori scatenanti.

Rientra tra patologie croniche della pelle, non contagiose, la cui particolarità è nella manifestazione di infiammazioni e lesioni eritematose, e da una costante secchezza della cute, insieme a prurito e irritabilità.

I sintomi sono abbastanza conosciuti e la terapia da adottare viene selezionata proprio in base al tipo di dermatite.

La dermatite atopica, nota anche come eczema atopico, interessa spesso i più piccoli, soprattutto nelle zone dove la pelle si piega (ginocchia, gomiti, collo), anche se a volte l’area più colpita è il viso e, una volta raggiunta l’età adulta, l’eruzione si può diffondere su altre aree del corpo.

È possibile che il disturbo vada via spontaneamente, o anche osservare un’attenuazione dei sintomi: con la pubertà è possibile che vi siano periodi di totale remissione, ai quali potrebbe però alternarsi una ricomparsa al principio dell’età adulta.

Succede non di rado che chi è colpito di dermatite atopica, soffra anche di malattie allergiche quali asma, rinite allergica, orticaria, allergie alimentari.

Cause

Le cause di questo disturbo non sono ancora ben conosciute, anche se si conoscono alcuini fattori si predisposizione, quali:

  • la genetica;
  • il sesso: pare che le donne abbiano una tendenza leggermente maggiore degli uomini a essere colpite dal disturbo;
  • lo stato psicosomatico;
  • l’ambiente in cui si cresce.

Tra i fattori scatenanti che possono invece aggravarne i sintomi ci sono:

  • gli sbalzi di temperatura;
  • la secchezza cutanea;
  • lo stress;
  • un’eccessiva sudorazione;
  • utilizzare tessuti di lana o irritanti;
  • utilizzare saponi o detergenti aggressivi;
  • polvere o sabbia.

Rimedi

Una terapia definitiva per la dermatite atopica ancora non è stata trovata, anche se è possibile dilatare i tempi dei periodi in cui il disturbo non si manifesta.

In caso di prurito consigliamo l’applicazione di un gel o una crema all’aloe vera o alla calendula.  Se vi sono lesioni, è utile adottare una terapia antinfiammatoria locale, in genere prescritta dal medico curante.

È possibile anche arginare gli effetti con una dieta sana ed equilibrata e bevendo molta acqua, al fine di tenere la cute idratata anche dall’interno, ed evitando l’assunzione di:

  • pomodori crudi, spinaci;
  • insaccati;
  • cioccolato;
  • fragole, banana, ananas, kiwi, arachidi, nocciole e frutta secca;
  • pesce azzurro (aringhe, sardine, acciughe), salmone e tonno in scatola, frutti di mare;
  • formaggi fermentati;
  • albume d’uovo.

Se desideri approfondire l’argomento oppure porre semplicemente qualche domanda, contattaci. Il nostro team di professionisti sarà felice di risponderti.

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